mercoledì 24 ottobre 2012

STUDIO SULLA PASQUA


Si parte dall’analisi delle 70 settimane annunciate dal grande profeta DANIELE capitolo 9
 .....«Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere.
23 Fin dall'inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunziartela, poiché tu sei un uomo prediletto. Ora sta' attento alla parola e comprendi la visione:
24 Settanta settimane sono fissate per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all'empietà, mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità,
portare una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi.
25 Sappi e intendi bene, da quando uscì la parola sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme fino a un principe consacrato, vi saranno sette settimane.  Durante sessantadue settimane
saranno restaurati, riedificati piazze e fossati, e ciò in tempi angosciosi.
26 Dopo sessantadue settimane, un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui;
il popolo di un principe che verrà distruggerà la città e il santuario;
la sua fine sarà un'inondazione e, fino alla fine, guerra e desolazioni decretate.
27 Egli stringerà una forte alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della
desolazione e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore».
Il periodo totale della profezia è di settanta settimane che partono dal decreto di re Artaserse del 457 a.C. che concede di ricostruire Gerusalemme e ridà ad Israele praticamente l'indipendenza politica.  Partendo dunque dalla stessa data, calcoliamo il periodo indicato sopra:  1 SETTIMANA = 7 ANNI
7 settimane profetiche (7x7 = 49 anni) + 62 settimane profetiche (62x7 = 434 anni) dà un totale di 69 settimane di anni: 69 x 7 = 483 anni.
Manca all'appello solo l'ultima settimana: dai 490 anni profetizzati dall'angelo sottraiamo i 483 anni appena citati (e che ci portano fino all'apparizione del Messia): rimangono appunto 7 anni, ovvero 1 settimana profetica, di cui si parlerà al vers. 27  (questo calcolo ci porta alla metà circa dell' anno 27 d.C., dato che l'editto di Artaserse entra in vigore nel luglio del 457 a.C.). Tra "7 settimane" e "62 settimane", c'è nel testo ebraico un segno che si chiama "athnach"; si tratta di un accento disgiuntivo che indica una pausa, a secondo del senso della frase. Alcune versioni vi mettono un segno d'interpunzione, ma ciò spesso svisa il senso del versetto, perché lascia intendere che Gerusalemme fu restaurata durante le sessantadue settimane, mentre lo fu durante le prime sette, esattamente dal 457 al 408 a.C. Due papiri di Elefantina del V secolo a.C., di poco posteriori al periodo di Nehemia, ci sono molto utili per confermare che questi tempi angosciosi terminarono in effetti nel 408 a.C. Le altre sessantadue settimane ci portano nell'anno 27 della nostra era: all'apparire del Messia, cioè all'inizio ufficiale del Suo ministero terreno, inaugurato dal battesimo ricevuto da Giovanni il Battista.

Se prendiamo ad esempio una sinossi comparata dei 4 vangeli ci rendiamo conto delle storture che essi contengono; ma anche se accettiamo la veridicità e la “sacralità” di questi scritti e li studiamo, scopriamo che i cristiani non sanno comprendere neppure ciò che essi ritengono “sacro”: ecco ad esempio un’altra falsa interpretazione dei vangeli; rivediamo i versi di Matteo  cap. 12: 38-40  e  chiediamoci:
QUANTI GIORNI E QUANTE NOTTI YAUSHUA’

Se lo chiedete ad un Cristiano qualsiasi, egli vi dirà che è morto di Venerdì ed è risorto di Domenica….E’ tutto vero? Controlliamo.
Accettando per vero il racconto del Vangelo e seguendo la descrizione degli avvenimenti di quella settimana, possiamo vedere come i cristiani siano superficiali nelle loro esegesi.
Si comprende dal testo del Vangelo riportato, che se GESU’ non avesse compiuto alla lettera ciò che affermava: “il figlio dell’uomo starà 3 giorni e 3 notti nel ventre della terra”, sarebbe stato accusato di essere un falso profeta ed a giusta ragione condannabile per la fede ebraica, come sta scritto in Deuteronomio 18 :15 - 22.
Ora leggiamo i testi degli altri vangeli che si riferivano a quegli avvenimenti e vedremo che GESU’ compì alla lettera queste parole rimanendo 72 ore, cioè 3 giorni e 3 notti nel sepolcro.

CRONOLOGIA ESATTA DEGLI EVENTI DESCRITTI

La Pasqua per gli Ebrei non era una Festa, ma un momento della sera quando si doveva consumare l’agnello pasquale; questa cerimonia avveniva al tramonto del sole nel giorno 14 di Nissan o di Aviv del loro calendario, quello Mosaico ( “….lo mangerete in fretta. E’ la Pasqua del Signore “  vedi  Esodo 12 : 1- 51); per gli antichi ebrei e per gli esseni, il giorno terminava al tramonto e  contemporaneamente iniziava quello successivo.
Dopo il tramonto del sole del giorno 14, alla sera, all’imbrunire cioè all’inizio del 15° giorno del mese, nelle case degli ebrei si mangiava l’agnello pasquale con le erbe amare, nelle case degli esseni la si faceva dopo il tramonto del sole del 13° giorno, quindi gia' nel 14° giorno.
Questa cerimonia si chiama “SEDER”= ordine  in ebraico. Una cena particolare  celebrata nelle prime due sere della festa (in Israele solo il primo giorno). Durante il Seder si usa cibarsi di erbe amare ed altri alimenti. L‘ Ultima cena consumata da Gesù non è altro che il Seder di Pesach. Il giorno di PASQUA non era un giorno di festa sabbatica cioè di riposo, come invece lo era il giorno dopo il 15 di NISSAN o di ABIB (Aviv).
Il primo giorno degli azzimi: fin dal 13° al pomeriggio da ogni casa Ebraica ed Essena, veniva raccolto e messo in un unico posto il lievito, come prescrive il comandamento ed a mezzogiorno del 14 veniva tolto dalle case e messo fuori. Un piccolo inciso: perché il lievito ? Perché il lievito è il simbolo del peccato (trasgressione alla legge), delle malattie che infatti sono prodotte dagli errori etici dovuti alle trasgressioni delle leggi Psico biologiche dell’Universo, determinando i conflitti spirituali, quindi le modificazioni di comportamenti che nel loro lato fisico determinano la nascita e la proliferazione dei lieviti (esempio la “candida”) nell’intestino, generando TUTTE le malattie; ecco spiegato perché nel Pentateuco si prescrisse questa azione di “pulizia”, di purificazione, da effettuare nelle case e nei corpi degli Ebrei, facendo mangiare ad essi erbe amare per 7 giorni, (almeno una volta all’anno) onde ottenere l’alcalinizzazione del processo di digestione e quindi la moria dei lieviti intestinali (candida ed affini) che sopravvivono e prolificano solo in ambiente intestinale acido.
Come potete osservare vi è grande sapienza anche in questi particolari che a prima vista sono solo simbolici o commemorativi; per insegnare ad un popolo ignorante, occorre farlo in questo modo.
Un vangelo riferisce che vi fossero 8 giorni dei pani senza lievito od azzimi e non 7 come prescrive la Legge Mosaica; vi era di fatto differenza nel conteggio fra la città di Gerusalemme ( 7 giorni ) ed i paesi circostanti che erano ritenuti “diaspora” ( 8 giorni ).
Torniamo al discorso principale. I farisei chiesero a Gesù di dare loro un “segno”, una prova inequivocabile di essere il Messia tanto lungamente atteso. Gesù rispose loro: “Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona.  Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.”   Matteo 12, 39 – 40
Gesù certamente sapeva bene che una giornata è composta da 24 ore, in quanto afferma: ” Non vi sono dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;  ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in luiGiovanni 11, 9-10
Inoltre la Scrittura, in GENESI 1, ci dice quanto tempo deve passare perché si arrivi al terzo giorno:
“Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre.  Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno.
 
Poi Dio disse: «Vi sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque». Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. E così fu.  Dio chiamò la distesa «cielo». Fu sera, poi fu mattina: secondo giorno.
Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così fu.  Dio chiamò l'asciutto «terra», e chiamò la raccolta delle acque «mari». Dio vide che questo era buono.  Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra». E così fu.  La terra produsse della vegetazione, delle erbe che facevano seme secondo la loro specie e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie. Dio vide che questo era buono.  Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno.
Genesi 1, 4 - 13
E’ evidente che sia l’espressione 3 giorni e 3 notti, che il terzo giorno significano un periodo di 72 ore, ossia 3 giorni e 3 notti.

SCHEMA RIASSUNTIVO
Al tempo di Gesù, come anche ai nostri, vi erano sette grandi feste annuali, note come i Sabati dell’Eterno, ed il giorno in cui queste cadevano veniva chiamato SABATO. Per distinguerli dai Sabati  settimanali, che restavano  invariati, venivano chiamati SHABAT  SHABATON, cioè Grande Sabato o Gran giorno di SabatoLevitico 16,31 – Lev. 23, 24  - Giov. 19, 31
Ora il giorno in cui Gesù fu crocifisso era il giorno di Preparazione della Pasqua, la quale, essendo una delle tre più importanti feste annuali, veniva chiamato SABATO, SHABATON, quindi un gran giorno. –     Giov.  19,31   –     Luca   23,54 –  Deut. 16,16

 Si trattava di un Sabato Annuale e non di un Sabato settimanale, perché le donne ebbero il tempo di comprare tutto il necessario per la sepoltura durante l’intervallo fra il Sabato annuale, che quell’anno cadeva di Giovedì, e il SABATO Settimanale, come dimostra una attenta lettura di Luca 23,56 e Marco 16,1-2 e  16,54 e  Giov. 19,31 - Vedi Matteo 27,62-64 e 28,1
RICERCHE ARCHEOLOGICHE: Dopo la scoperta dei rotoli di Qumran, di un altro calendario liturgico sacerdotale ebraico di tipo solare, tra gli studiosi è molto accreditata la possibilità di una diversa cronologia della passione, secondo la quale la cena pasquale sarebbe avvenuta la sera del martedì. Risulta dalla ricerca storica, infatti, che al tempo di Gesù si seguiva un doppio calendario 
liturgico, lunare e solare: Per l’uno la Pasqua cadeva sempre il 15 di Nisan, in qualunque giorno della settimana; per l’altro cadeva sempre nel mercoledì più vicino al 15 di Nisan, e la cena pasquale si celebrava la sera del martedì. In questo modo si ottiene una più precisa lettura dei Vangeli, che nel racconto della Passione appaiono discordanti, e si dà allo svolgimento dei fatti una cronologia più plausibile e comprensibile. Non mancano conferme: la più antica tradizione liturgica cristiana indicava il Martedì come giorno della cena, e il Mercoledì come giorno della cattura di Gesù.  Conferme dirette si trovano in Vittorino da Pettau -  sec III – in Epifanio da Cipro – sec IV
Ma la conferma che si  ritiene la più importante di tutte ci viene ancora una volta ovviamente dalla Scrittura, la quale sola è VERITÀ,  e  non può essere annullata.


Il testo GRECO (di una Bibbia ed. Paoline 1985) recita in Mt 28,1 – Lc 24,1 – Giov 20, 1 dice testualmente: PASSATI  I  SABATI  (al  plurale e non al singolare ma nel tempo hanno alterato le traduzioni ) ciò conferma quanto affermiamo, cioè che Gesù NON è morto di Venerdì, ma di Mercoledì prima del tramonto del sole, giorno detto di “parasceve” o di “preparazione” al giorno di Sabato di Festa, cioè di riposo, il “primo giorno degli azzimi”, che quell’anno cadeva in Giovedì ed è risorto poco prima del tramonto del Sole nel Sabato settimanale, prima che iniziasse il primo giorno della settimana, giorno che oggi è chiamato: Domenica


In Matteo 27 : 15 si legge dell’usanza di liberare da parte dei Romani ad ogni “festa Sabbatica” un prigioniero ebreo. Non liberavano di certo un prigioniero ogni Sabato settimanale, era una usanza solo per i Sabati di “festa”, quelle indicate dal calendario Ebraico e nel Pentateuco, di queste feste, ve ne erano almeno 7 nel corso dell’anno (vedi Marco, che ha scritto ai romani,  15 : 6).
Ulteriore conferma ci viene dalla richiesta fatta dai Farisei a Ponzio Pilato (governatore Romano della Palestina a quei tempi), di mettere a guardia del sepolcro delle guardie, onde nessuno potesse prendere il corpo di Gesù e dire che la profezia si era compiuta, vedi Matteo 27 : 63; se Gesù  fosse morto di Venerdì e sepolto prima del tramonto all’inizio del Sabato settimanale, avrebbe passato “nel cuore della terra” solamente 1 notte  (periodo buio) + 1 giorno ( periodo di luce ), cioè 24 ore.
Se ricordate, all’inizio dell’articolo abbiamo letto in Daniele 9,27: “Il Messia stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e oblazione
Abbiamo appena dimostrato che Gesù (nostra PASQUA) è morto di Mercoledì, giorno che sta nel mezzo della settimana, rendendo inutili, ossia facendo cessare tutti i sacrifici,  in quanto Egli era l’Agnello sacrificato per i nostri peccati.
Ricapitolando:  Mercoledì, Giovedì e Venerdì notte formano tre notti, mentre Giovedì, Venerdì e Sabato formano tre giorni.
Gesù resuscitò dopo il tramonto del Sabato settimanale: “Passati i sabati, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro, e vide la pietra tolta (strappata e lanciata via in alto, orig. GRECO ) dal sepolcro” Giov. 20,1 esattamente 72 ore dopo la morte, rimanendo nel cuore della terra 3 giorni e 3 notti proprio come aveva detto. La domenica si festeggia solo la RISURREZIONE  
Tutto ciò è stato testimoniato per ravvivare la vostra fede in CRISTO GESU’. HALELUYA

E’ ASSOLUTAMENTE VERO CHE :
Lerba si secca, il fiore appassisce, ma la Parola del nostro Dio dura per sempre –  Isaia 40, 8  
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie Parole non passeranno  - Luca 21, 33
Altro link di riferimento che completa questo studio lo trovate qui:

3 commenti:

  1. Tutto ciò è stato possibile a servi di Cristo ispirati dallo Spirito Santo, affinchè sia visibile la Gloria maestosa di Gesù Cristo.

    RispondiElimina
  2. Alcune riflessioni rivenienti da studi di cabala ebraica ci indicano che la lettera ebraica TAW T rappresentante il segno di Caino, il cui valore numerico è 400, ha 2 significati: "PER ESEMPIO" e "COMPIMENTO".
    "PER ESEMPIO": Genesi 4:15 ^
    E l’Eterno gli disse: "Perciò, chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte più di lui". E l’Eterno mise un segno su Caino, affinché nessuno, trovandolo, l’uccidesse. Quindi il segno T diventa un esempio per gli altri uomini.
    "COMPIMENTO": Nel salmo 22 e in Giovanni 19,30 vi è il compimento delle profezie.
    Questa lettera rappresenta la quadratura del cerchio, ovvero la Gerusalemme celeste a forma quadrata. La T rappresenta la CROCE (VALORE NUMERICO 400)e in Ezechiele troviamo la forma del Tempio a forma di T (4 T unite al centro)

    RispondiElimina
  3. Un altro spunto interessante per riflettere sempre riveniente dalla cabala ebraica è lo stesso valore numerico 148 che hanno i termini PASQUA - PANE - VINO

    RispondiElimina