lunedì 18 marzo 2019


lunedì 15 ottobre 2018

RESPONSABILITA' NELLA PAROLA DI DIO


Che questo seme ricevendo l’unzione dello Spirito Santo possa scuotere i nostri cuori per la Gloria di DIO e la santificazione delle ns anime.

La responsabilità per definizione é la possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione. Presuppone una situazione di libertà in cui la persona sceglie consapevolmente quale comportamento attuare e dal quale può discendere anche una conseguenza negativa a carico del soggetto.
Si è responsabili non secondo le proprie possibilità o le proprie capacità, ma secondo la posizione in cui ci si trova e la scelta che si attua.
Ad esempio chi ha preso in prestito un milione e lo ha sperperato, ne è sempre debitore, anche se non ha più un centesimo. Può essere liberato dal suo debito soltanto da una terza persona, sia dal creditore se annulla il debito, sia da un benefattore se gli dona del denaro.
La Parola di DIO ci mostra che ogni uomo, poiché è una creatura di Dio, è tenuto a comportarsi in un modo che convenga alla condizione nella quale si trova dinanzi a Lui, a cui deve rendere conto.
Così dunque ciascun di noi renderà conto di se stesso a Dio (Rom. 14:12). 
Infatti l’uomo adamico si è rovinato  sin dalle origini con scelte sbagliate non volendosi prendere le RESPONSABILITA’ davanti al SSmo YHWH di aver mangiato dell’Albero della Conoscenza scaricando la responsabilità ad EVA che a sua volta scaricò la responsabilità al serpente.
Genesi 3:
E Dio disse: "Chi t’ha mostrato ch’eri ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell’albero del quale io t’avevo comandato di non mangiare?"


L’uomo rispose: "La donna che tu m’hai messa accanto, è lei che m’ha dato del frutto dell’albero, e io n’ho mangiato".

E l’Eterno Iddio disse alla donna: "Perché hai fatto questo?" E la donna rispose: 
"Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho mangiato"

 E così l’uomo e la donna si allontanarono dal loro Creatore, decadendo dalla loro posizione originale.
L’uomo così come DIO l’aveva creato era innocente, ma poteva cadere nel peccato. Era responsabile di mantenere la sua posizione, obbedendo al suo Creatore. Ha mangiato dall’ ALBERO della Conoscenza del bene e del male ed è caduto, rompendo le relazioni che aveva in Eden con DIO.
Ma il SS.MO YHWH nella Sua grande misericordia ha voluto ridonare fiducia alla creatura attraverso la Sua RESPONSABILITA’ nelle Sue promesse rivelate per AMORE:
1-    I Suoi COMANDAMENTI
2-    Attraverso il Sacrificio del Suo Figlio YAHSHUA il MessYAH

Tutto ciò ha richiesto UBBIDIENZA ----à FEDE-----à RESPONSABILITA’ da parte della creatura fino al giorno della Parusia di CRISTO ns SIGNORE.
Leggiamo in successione i passi che testimoniano la relazione con la responsabilità

Dice in Ecclesiaste 12,14
Poiché Dio farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò ch’è occulto, sia bene, sia male.
In Romani 2, 16:
Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio Evangelo

  
Nella 2 Lett Corinzi 5,10
Poiché dobbiamo tutti comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione della cose fatte quand’era nel corpo, secondo quel che avrà operato, o bene, o male.

In Lett. Galati  6,7-8
Non v’ingannate; non si può beffare di Dio; poiché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà.
Perché chi semina per la propria carne, mieterà dalla carne corruzione; ma chi semina per lo Spirito, mieterà dallo Spirito vita eterna

Lett.Romani 4, 7
Beati quelli le cui iniquità son perdonate, e i cui peccati sono coperti.

Ma attraverso la Fede in CRISTO leggiamo in 1 Lett. Giovanni 5-9
Or questo è il messaggio che abbiamo udito da Lui e che vi annunziamo: che Dio è luce, e che in Lui non vi son tenebre alcune.
Se diciamo che abbiam comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità;
ma se camminiamo nella luce, com’Egli è nella luce, abbiam comunione l’uno con l’altro, e il sangue di YAHSHUA, Suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo d’esser senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi.
Se confessiamo i nostri peccati, Egli è Fedele e Giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità

  
1 Lett Giovanni 1, 1 - 3 leggiamo ancora
Figliuoletti miei, io vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto; ed Egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo
E da questo sappiamo che l’abbiam conosciuto: se osserviamo i Suoi Comandamenti.

Al termine ciascuno responsabilmente si presenterà, piaccia o non piaccia, ci creda o non ci creda davanti al Santo Tribunale degli ELHOYM…..e troviamo scritto:
In Apocalisse 20,12
E vidi i morti, grandi e piccoli che stavan ritti davanti al trono; ed i LIBRI furono aperti; e un altro LIBRO fu aperto, che è il LIBRO della VITA; e i morti furon giudicati dalle cose scritte nei LIBRI, secondo le opere loro.

Occorre in ultimo meditare sulle Parole del MESSYAH in Luca 13, 22-30
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta della sua casa, voi vi troverete chiusi fuori. Allora comincerete a picchiare alla porta dicendo: “Signore, aprici!”, ma egli vi risponderà: “Non vi conosco. Di dove venite?” Allora voi direte: Noi abbiamo mangiato e bevuto con te, e tu sei passato nei nostri villaggi parlando di Dio”. Alla fine egli vi dirà: “Non vi conosco, andate via da me, gente malvagia!”. Piangerete e soffrirete molto, perché sarete cacciati via dal regno di Dio, ove ci sono Abramo, Isacco; Giacobbe e tutti i profeti. Verranno invece in molti dal nord e dal sud, dall’est e dall’ovest: parteciperanno tutti al banchetto nel regno di Dio.

Responsabilmente impegnamoci in ciò che ci richiede il CREATORE sforzandoci di entrare per la porta stretta.
Ognuno abbi cura di se stesso e della propria anima. DIO CI BENEDICA

HALLELUYAH

giovedì 3 dicembre 2015

TORRE DI BABELE - IL RE DEL MONDO – IL 666

 E Cush generò Nimrod, che cominciò a esser potente sulla terra.
 Egli fu un potente cacciatore nel cospetto dell’Eterno; perciò si dice: «Come Nimrod, potente cacciatore nel cospetto dell’Eterno». Ma 
E il principio del suo regno fu Babel, Erec, Accad e Calne nel paese di Scinear. Da quel paese andò in Assiria ed edificò Ninive, Rehoboth-Ir e Calah…
(Genesi 10:8-11)

NIMROD  rappresenta il primo monarca della storia dell’uomo, carismatico e raggiratore di menti umane, fu il primo ad essere potente sulla terra. Prima di lui, i "potenti" non pretendevano dominare le altre popolazioni vicine. Nimrod fu il primo a desiderare di dominare i popoli confinanti. Lo spirito dei giganti prima dell'inondazione, che divennero uomini potenti e uomini famosi, (Genesi 6), rivissero in lui. Nimrod era un grande cacciatore: cacciare era il modo per evitare l'aumento sproporzionato delle bestie selvatiche. Questo richiedeva grande coraggio e spirito di comando, sicché Nimrod ebbe l'opportunità di dare ordini agli altri e gradualmente di raggruppare molti uomini intorno ad un leader. Dopo questo inizio Nimrod cominciò a governare e a forzare gli altri a sottomettersi a lui. Il rabbino ebraico Rashì racconta che  egli "cacciava la mente delle creature con la sua bocca e le portava a ribellarsi al Luogo." Nimrod come cacciatore di consensi era dotato di una particolare abilità oratoria capace di convincere la sua generazione a ribellarsi a DIO, appena dopo il terribile diluvio. Egli calpestò i diritti altrui invadendo le proprietà dei suoi vicini e perseguitando uomini innocenti per mezzo della forza e della violenza. Egli fece oppressioni e violenze senza avere rispetto nemmeno per DIO stesso. Nimrod fu un grande leader: in un modo o in un altro, per arti o per armi, egli divenne così potente da fondare una monarchia, così potente da essere l'uomo del terrore. Egli fu il primo esempio di antiCristo, “l’uomo nuovo” in quanto voleva governare tutto il mondo. Nimrod fu anche un grande costruttore: osservate in Nimrod la natura dell'ambizione. Essa è illimitata: desidera sempre di più e ancora continua a gridare: "dammi, dammi". È incessante, avido di successi: Nimrod, quando ebbe quattro città sotto il suo comando, non si accontentò finché non ne ebbe altre quattro. La sua ambizione fu dispendiosa: Nimrod si applicò a moltiplicare le città, piuttosto che a governarle. Il nome "Nimrod" deriva dal verbo ebraico maràdh, il cui significato va ricercato in ribellarsi. Nel Talmud babilonese (Erubin 53a) si legge: "Perché, allora, fu chiamato Nimrod? Perché istigò il mondo intero a ribellarsi (himrid) alla  sovranità di DIO e, difatti,tutti i tiranni sono ribelli a Dio.
Nimrod fu un re risoluto, sposò la madre SEMIRAMIDE (rappresentata dalla statua della libertà di New York) e aveva un chiaro programma politico. "Orsù costruiamo per noi una città ed una torre e la sua cima in cielo e facciamoci un nome, affinché non ci si disperda sulla faccia di tutta la terra." (Genesi 11, 4) Grandi lavori pubblici, grandi opere; nella valle di Shinnar sono tutti ad adoperarsi per un opera che non può e che non deve finire, perché essa è ciò che ci consente di farci un nome. L'uomo rinuncia al suo mandato Divino di dare un senso al mondo attraverso il suo utilizzo degli elementi del creato nel bene e cerca il proprio senso in quel lavoro che invece è solo strumento e mai obiettivo finale.
Proprio la Torre di Babele, E-TEMEN-AN-KI, un simbolo dell’architettura antica, a base quadrata divisa in 9 quadrati uguali, ciascuno con misura di 60 cubiti X 3…. (cit. La Torre di Babele –Vicari-pag.28).
Questo excursus storico vuole ricostruire come nella Bibbia vengono descritti con precisione personaggi antesignani dell’anti Cristo, partendo dal primo tentativo 666 (NIMROD) al 666 finale che regnerà per 3 anni e mezzo, con la ri_costruzione di un tempio, dopo vari tentativi a Gerusalemme (città della Pace),segno evidente che la veridicità della Parola è attendibile e degna di nota per una propria conversione a YAESHUA (DIO SALVA) semmai ci fossero ancora dubbi personali.
Il numero 6 che caratterizza le storie qui citate simboleggia l’imperfezione che partendo da una sola cifra terminerà alla fine della storia dell’uomo manifestando l’apice dell’imperfezione e bestialità: il 666.

Dopo Nimrod la Bibbia ci parla di un altro personaggio molto forte: il filisteo gigante GOLIA, il primo 6, dall’ebraico he significa: passaggio, rivoluzione
La sua altezza gli conferiva arroganza e sicurezza tale da non dover temere alcuno al punto di sottomettere il popolo ebraico nel caso di vittoria contro i soldati ebrei.
Dall'accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto 6 cubiti e un palmo. Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. L'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori e la lama dell'asta pesava seicento sicli di ferro; davanti a lui avanzava il suo scudiero.
1 Samuele 17,4-7
Come leggiamo nei passi successivi dal versetto 48 al 51 il valoroso giovane Davide fornito di fionda centrò con una pietra la fronte tra i due occhi del gigante. Interessante la zona della fronte che colpì la pietra, laddove Apocalisse 13 richiama lo stesso punto nel quale verrà posizionato il marchio della bestia in un prossimo futuro.
La nostra attenzione adesso si dirige su un altro personaggio storico, il re NABUCODONOSOR, numero 66, un monarca despota che pretendeva obbedienza assoluta e non tollerava alcuna sfida, descritto in Daniele 3:
Il re Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d'oro, alta 60 cubiti e larga 6 e l'aveva fatta erigere nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia.
 Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all'inaugurazione della statua che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.
I sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all'inaugurazione della statua. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere dal re.
 Un banditore gridò ad alta voce: «Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama:
 Quando voi udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna, e d'ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d'oro, che il re Nabucodònosor ha fatto innalzare.
 Chiunque non si prostrerà alla statua, in quel medesimo istante sarà gettato in mezzo ad una fornace di fuoco ardente.
DANIELE 3, 1-6
I passi successivi descrivono come Sadràch, Mesàch e Abdènego, disobbedendo a tale ordine finirono in una fornace ardente per essere bruciati ma DIO li salvò attraverso il Suo angelo presente nella fornace insieme a questi.
L’ultimo personaggio simboleggiato dal 666 per indicare il suo valore superlativo trova posto nel Nuovo Testamento in Apocalisse 13 e ricalca in un'unica persona tutti i personaggi finora descritti, in quanto sarà uno schiavo posseduto da satana:
Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone.

Apocalisse 13:12-16 Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata guarita.
 E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini.
 E seduceva gli abitanti della terra con i prodigi che le fu concesso di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di erigere un'immagine della bestia che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita.
 Le fu concesso di dare uno spirito all'immagine della bestia affinché l'immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l'immagine della bestia.
Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte.

Su questo personaggio, la bestia, diverse figure storiche hanno tentato di ricalcare le orme ma sempre con scarso successo in quanto i tempi biblici profetizzati non si erano ancora adempiuti. Tra questi troviamo l’imperatore GIULIANO l’apostata che cercò di far ricostruire il Tempio di Gerusalemme ma durante l’inizio dei lavori dal sottoterra uscirono palle di fuoco che distrussero i cantieri (fonte: I fanatici dell’Apocalisse- Blondet), Napoleone e Hitler che cercarono di sottomettere le popolazioni mondiali alla stessa stregua di NIMROD ma furono castigati.
Coincidenza vuole che tutte le religioni prevedono al termine della storia dell’uomo una sorta di profeta che governerà il mondo, l’uomo nuovo, l’illuminato, il re del mondo nascosto in Agarthi (dopo la battaglia celeste con gli Angeli di DIO fu scaraventato sulla terra in luoghi nascosti), ma nella Bibbia è nominato come l’anti Cristo, il falso MELCHISEDEK (RE DI GIUSTIZIA E PACE) sacerdote supremo, colui che scimmiotterà molto bene YAESHUA per 3 anni e mezzo, il 666, massima imperfezione e superbia, giusto il tempo per ingannare le masse affinchè lo seguano,obbediscano e portarsele nella Geenna eterna

«La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.»
‭‭Seconda lettera ai Tessalonicesi‬ ‭2: 9-12

La Parola di DIO non fornisce date ma i “segni dei tempi” per i veri credenti, non fornisce nomi ma invita a santificarsi per le nozze dell’Agnello, perché lo Sposo tornerà all’improvviso e dopo aver rapito la Sua chiesa CHIUDERA’ LE PORTE PER L’ETERNITA’.
Ecco alcuni passi che spiegano l’avvento di questo personaggio:
 "Perchè sorgeranno falsi cristi, e falsi profeti, e mostreranno grandi segni e prodigi, fintanto che, se fosse possibile, essi ingannerebbero perfino gli eletti." MATTEO 24,24
I Giovanni 2:18
Figliuoli, è l’ultima ora; e come avete udito che l’anticristo deve venire, fin da ora sono sorti molti anticristi; onde conosciamo che è l’ultima ora.
I Giovanni 2:22
Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Esso è l’anticristo, che nega il Padre e il Figliuolo.
II Tessalonicesi 2:3 - 4

Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio.
Verificate e approfondite ciò che è scritto. Abbiate cura di voi per il tempo che rimane……
Sentinella, quanto resta  della notte? Sentinella, quanto resta  della notte? La sentinella disse: “Viene il mattino e poi anche la notte. Se volete domandare, domandate. Convertitevi, venite!”    ISAIA 21,11-12

MARANATHA

domenica 25 gennaio 2015

PILLOLE DI FEDE 2 - UN SEGNO


Non molte persone studiano la Bibbia preferendo ascoltare per inerzia spirituale quei pochi brani che vengono letti durante la messa, invece di approfondire la veridicità della Parola. Lo Spirito Santo, questa volta mi ha incaricato di scrivere su un “segno” ben distinto che compare nella Parola quando Gesù nasce e quando muore attestante la RISURREZIONE di ns SIGNORE GESU’ CRISTO.
Cominciamo dallo scalpore che gli apostoli Pietro e Giovanni ebbero quando entrarono nel sepolcro e non trovarono il corpo di GESU’ ormai risorto. Il Vangelo di Giovanni narra al cap. 20:
3 Pietro dunque e l'altro discepolo uscirono fuori e si avviarono al sepolcro.
Correvano tutti e due insieme, ma l'altro discepolo corse avanti piú in fretta di Pietro e arrivò primo al sepolcro.
E, chinatosi, vide i panni di lino che giacevano nel sepolcro, ma non vi entrò.
Arrivò anche Simon Pietro che lo seguiva, entrò nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra,
e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesú; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte.
Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, vide e credette.
Quindi capiscono che Gesù era uscito fuori da queste “fasce” e le aveva riposte in ordine “in luogo a parte”. E credettero quindi nella risurrezione.

Analogo particolare compare alla nascita di Gesù. Nel Vangelo di Luca, medico e grande ricercatore della Verità, viene narrato nel cap. 2:
6 Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire, ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché per loro non c'era posto nell'alloggio.
8 In quella stessa regione c'erano anche alcuni pastori. Essi passavano la notte all'aperto per fare la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro, la gloria del Signore li avvolse di luce ed essi ebbero una grande paura.L'angelo disse: 'Non temete! Io vi porto una bella notizia che procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi per voi, nella città di Davide, è nato il Salvatore, il CRISTO, il Signore.  12 Lo riconoscerete così: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia'.
Lo stesso segno che accompagna Gesù alla nascita e alla morte, un segno che ha sconvolto la storia dell’uomo concedendo la speranza della vita futura eterna, un segno contraddistinto che confermò agli apostoli la Sua Risurrezione.
GLORIA A DIO


sabato 8 dicembre 2012

PROVE BIBLICHE IN PILLOLE

Per la maggior GLORIA di DIO



"Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli
soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un’anima vivente"
(Genesi 2:7)

ESTRATTI DALLA POLVERE
II professor E. Slosson, di Washington, Stati Uniti, analista chimico di chiara fama, ha confermato con la sua dichiarazione la sorprendente esattezza scientifica che contraddistingue la Bibbia per quanto riguarda la chimica, portandolo a rendere omaggio al "Libro dei libri” come Parola di Dio.
A tal proposito, il professore Slosson ha spiegato che nel capitolo due del libro della Genesi si legge che DIO formò l'uomo dalla polvere della terra. Lo
scienziato assicura che queste semplici parole hanno un significato scientifico molto profondo. Infatti, analizzando la polvere della terra, si è scoperto che questa contiene esattamente 14 dei 92 elementi chimici conosciuti dalla scienza, e che il corpo umano è composto precisamente dagli stessi 14 elementi, né uno in più né uno in meno.
Altri scienziati inglesi -confermano questa interessante dichiarazione di Slosson come un fatto riconosciuto e accettato dalla scienza chimica.
Il versetto però continua dicendo che Dio soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente. Senza l'alito vitale di Dio, cioè lo
Spirito di Dio, l'uomo non sarebbe stato altro che una statua immobile. Solo Dio può dare la vita, e quando parliamo di dare la vita ci riferiamo sia a
quella fisica che quella spirituale.
Se ti senti spiritualmente morto, chiedi a DIO di 'soffiare nelle tue narici', vedrai la vera vita entrare in te!




mercoledì 24 ottobre 2012

STUDIO SULLA PASQUA


Si parte dall’analisi delle 70 settimane annunciate dal grande profeta DANIELE capitolo 9
 .....«Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere.
23 Fin dall'inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunziartela, poiché tu sei un uomo prediletto. Ora sta' attento alla parola e comprendi la visione:
24 Settanta settimane sono fissate per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all'empietà, mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità,
portare una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi.
25 Sappi e intendi bene, da quando uscì la parola sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme fino a un principe consacrato, vi saranno sette settimane.  Durante sessantadue settimane
saranno restaurati, riedificati piazze e fossati, e ciò in tempi angosciosi.
26 Dopo sessantadue settimane, un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui;
il popolo di un principe che verrà distruggerà la città e il santuario;
la sua fine sarà un'inondazione e, fino alla fine, guerra e desolazioni decretate.
27 Egli stringerà una forte alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porrà l'abominio della
desolazione e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore».
Il periodo totale della profezia è di settanta settimane che partono dal decreto di re Artaserse del 457 a.C. che concede di ricostruire Gerusalemme e ridà ad Israele praticamente l'indipendenza politica.  Partendo dunque dalla stessa data, calcoliamo il periodo indicato sopra:  1 SETTIMANA = 7 ANNI
7 settimane profetiche (7x7 = 49 anni) + 62 settimane profetiche (62x7 = 434 anni) dà un totale di 69 settimane di anni: 69 x 7 = 483 anni.
Manca all'appello solo l'ultima settimana: dai 490 anni profetizzati dall'angelo sottraiamo i 483 anni appena citati (e che ci portano fino all'apparizione del Messia): rimangono appunto 7 anni, ovvero 1 settimana profetica, di cui si parlerà al vers. 27  (questo calcolo ci porta alla metà circa dell' anno 27 d.C., dato che l'editto di Artaserse entra in vigore nel luglio del 457 a.C.). Tra "7 settimane" e "62 settimane", c'è nel testo ebraico un segno che si chiama "athnach"; si tratta di un accento disgiuntivo che indica una pausa, a secondo del senso della frase. Alcune versioni vi mettono un segno d'interpunzione, ma ciò spesso svisa il senso del versetto, perché lascia intendere che Gerusalemme fu restaurata durante le sessantadue settimane, mentre lo fu durante le prime sette, esattamente dal 457 al 408 a.C. Due papiri di Elefantina del V secolo a.C., di poco posteriori al periodo di Nehemia, ci sono molto utili per confermare che questi tempi angosciosi terminarono in effetti nel 408 a.C. Le altre sessantadue settimane ci portano nell'anno 27 della nostra era: all'apparire del Messia, cioè all'inizio ufficiale del Suo ministero terreno, inaugurato dal battesimo ricevuto da Giovanni il Battista.

Se prendiamo ad esempio una sinossi comparata dei 4 vangeli ci rendiamo conto delle storture che essi contengono; ma anche se accettiamo la veridicità e la “sacralità” di questi scritti e li studiamo, scopriamo che i cristiani non sanno comprendere neppure ciò che essi ritengono “sacro”: ecco ad esempio un’altra falsa interpretazione dei vangeli; rivediamo i versi di Matteo  cap. 12: 38-40  e  chiediamoci:
QUANTI GIORNI E QUANTE NOTTI YAUSHUA’

Se lo chiedete ad un Cristiano qualsiasi, egli vi dirà che è morto di Venerdì ed è risorto di Domenica….E’ tutto vero? Controlliamo.
Accettando per vero il racconto del Vangelo e seguendo la descrizione degli avvenimenti di quella settimana, possiamo vedere come i cristiani siano superficiali nelle loro esegesi.
Si comprende dal testo del Vangelo riportato, che se GESU’ non avesse compiuto alla lettera ciò che affermava: “il figlio dell’uomo starà 3 giorni e 3 notti nel ventre della terra”, sarebbe stato accusato di essere un falso profeta ed a giusta ragione condannabile per la fede ebraica, come sta scritto in Deuteronomio 18 :15 - 22.
Ora leggiamo i testi degli altri vangeli che si riferivano a quegli avvenimenti e vedremo che GESU’ compì alla lettera queste parole rimanendo 72 ore, cioè 3 giorni e 3 notti nel sepolcro.

CRONOLOGIA ESATTA DEGLI EVENTI DESCRITTI

La Pasqua per gli Ebrei non era una Festa, ma un momento della sera quando si doveva consumare l’agnello pasquale; questa cerimonia avveniva al tramonto del sole nel giorno 14 di Nissan o di Aviv del loro calendario, quello Mosaico ( “….lo mangerete in fretta. E’ la Pasqua del Signore “  vedi  Esodo 12 : 1- 51); per gli antichi ebrei e per gli esseni, il giorno terminava al tramonto e  contemporaneamente iniziava quello successivo.
Dopo il tramonto del sole del giorno 14, alla sera, all’imbrunire cioè all’inizio del 15° giorno del mese, nelle case degli ebrei si mangiava l’agnello pasquale con le erbe amare, nelle case degli esseni la si faceva dopo il tramonto del sole del 13° giorno, quindi gia' nel 14° giorno.
Questa cerimonia si chiama “SEDER”= ordine  in ebraico. Una cena particolare  celebrata nelle prime due sere della festa (in Israele solo il primo giorno). Durante il Seder si usa cibarsi di erbe amare ed altri alimenti. L‘ Ultima cena consumata da Gesù non è altro che il Seder di Pesach. Il giorno di PASQUA non era un giorno di festa sabbatica cioè di riposo, come invece lo era il giorno dopo il 15 di NISSAN o di ABIB (Aviv).
Il primo giorno degli azzimi: fin dal 13° al pomeriggio da ogni casa Ebraica ed Essena, veniva raccolto e messo in un unico posto il lievito, come prescrive il comandamento ed a mezzogiorno del 14 veniva tolto dalle case e messo fuori. Un piccolo inciso: perché il lievito ? Perché il lievito è il simbolo del peccato (trasgressione alla legge), delle malattie che infatti sono prodotte dagli errori etici dovuti alle trasgressioni delle leggi Psico biologiche dell’Universo, determinando i conflitti spirituali, quindi le modificazioni di comportamenti che nel loro lato fisico determinano la nascita e la proliferazione dei lieviti (esempio la “candida”) nell’intestino, generando TUTTE le malattie; ecco spiegato perché nel Pentateuco si prescrisse questa azione di “pulizia”, di purificazione, da effettuare nelle case e nei corpi degli Ebrei, facendo mangiare ad essi erbe amare per 7 giorni, (almeno una volta all’anno) onde ottenere l’alcalinizzazione del processo di digestione e quindi la moria dei lieviti intestinali (candida ed affini) che sopravvivono e prolificano solo in ambiente intestinale acido.
Come potete osservare vi è grande sapienza anche in questi particolari che a prima vista sono solo simbolici o commemorativi; per insegnare ad un popolo ignorante, occorre farlo in questo modo.
Un vangelo riferisce che vi fossero 8 giorni dei pani senza lievito od azzimi e non 7 come prescrive la Legge Mosaica; vi era di fatto differenza nel conteggio fra la città di Gerusalemme ( 7 giorni ) ed i paesi circostanti che erano ritenuti “diaspora” ( 8 giorni ).
Torniamo al discorso principale. I farisei chiesero a Gesù di dare loro un “segno”, una prova inequivocabile di essere il Messia tanto lungamente atteso. Gesù rispose loro: “Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona.  Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.”   Matteo 12, 39 – 40
Gesù certamente sapeva bene che una giornata è composta da 24 ore, in quanto afferma: ” Non vi sono dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;  ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in luiGiovanni 11, 9-10
Inoltre la Scrittura, in GENESI 1, ci dice quanto tempo deve passare perché si arrivi al terzo giorno:
“Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre.  Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno.
 
Poi Dio disse: «Vi sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque». Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. E così fu.  Dio chiamò la distesa «cielo». Fu sera, poi fu mattina: secondo giorno.
Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così fu.  Dio chiamò l'asciutto «terra», e chiamò la raccolta delle acque «mari». Dio vide che questo era buono.  Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra». E così fu.  La terra produsse della vegetazione, delle erbe che facevano seme secondo la loro specie e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie. Dio vide che questo era buono.  Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno.
Genesi 1, 4 - 13
E’ evidente che sia l’espressione 3 giorni e 3 notti, che il terzo giorno significano un periodo di 72 ore, ossia 3 giorni e 3 notti.

SCHEMA RIASSUNTIVO
Al tempo di Gesù, come anche ai nostri, vi erano sette grandi feste annuali, note come i Sabati dell’Eterno, ed il giorno in cui queste cadevano veniva chiamato SABATO. Per distinguerli dai Sabati  settimanali, che restavano  invariati, venivano chiamati SHABAT  SHABATON, cioè Grande Sabato o Gran giorno di SabatoLevitico 16,31 – Lev. 23, 24  - Giov. 19, 31
Ora il giorno in cui Gesù fu crocifisso era il giorno di Preparazione della Pasqua, la quale, essendo una delle tre più importanti feste annuali, veniva chiamato SABATO, SHABATON, quindi un gran giorno. –     Giov.  19,31   –     Luca   23,54 –  Deut. 16,16

 Si trattava di un Sabato Annuale e non di un Sabato settimanale, perché le donne ebbero il tempo di comprare tutto il necessario per la sepoltura durante l’intervallo fra il Sabato annuale, che quell’anno cadeva di Giovedì, e il SABATO Settimanale, come dimostra una attenta lettura di Luca 23,56 e Marco 16,1-2 e  16,54 e  Giov. 19,31 - Vedi Matteo 27,62-64 e 28,1
RICERCHE ARCHEOLOGICHE: Dopo la scoperta dei rotoli di Qumran, di un altro calendario liturgico sacerdotale ebraico di tipo solare, tra gli studiosi è molto accreditata la possibilità di una diversa cronologia della passione, secondo la quale la cena pasquale sarebbe avvenuta la sera del martedì. Risulta dalla ricerca storica, infatti, che al tempo di Gesù si seguiva un doppio calendario 
liturgico, lunare e solare: Per l’uno la Pasqua cadeva sempre il 15 di Nisan, in qualunque giorno della settimana; per l’altro cadeva sempre nel mercoledì più vicino al 15 di Nisan, e la cena pasquale si celebrava la sera del martedì. In questo modo si ottiene una più precisa lettura dei Vangeli, che nel racconto della Passione appaiono discordanti, e si dà allo svolgimento dei fatti una cronologia più plausibile e comprensibile. Non mancano conferme: la più antica tradizione liturgica cristiana indicava il Martedì come giorno della cena, e il Mercoledì come giorno della cattura di Gesù.  Conferme dirette si trovano in Vittorino da Pettau -  sec III – in Epifanio da Cipro – sec IV
Ma la conferma che si  ritiene la più importante di tutte ci viene ancora una volta ovviamente dalla Scrittura, la quale sola è VERITÀ,  e  non può essere annullata.


Il testo GRECO (di una Bibbia ed. Paoline 1985) recita in Mt 28,1 – Lc 24,1 – Giov 20, 1 dice testualmente: PASSATI  I  SABATI  (al  plurale e non al singolare ma nel tempo hanno alterato le traduzioni ) ciò conferma quanto affermiamo, cioè che Gesù NON è morto di Venerdì, ma di Mercoledì prima del tramonto del sole, giorno detto di “parasceve” o di “preparazione” al giorno di Sabato di Festa, cioè di riposo, il “primo giorno degli azzimi”, che quell’anno cadeva in Giovedì ed è risorto poco prima del tramonto del Sole nel Sabato settimanale, prima che iniziasse il primo giorno della settimana, giorno che oggi è chiamato: Domenica


In Matteo 27 : 15 si legge dell’usanza di liberare da parte dei Romani ad ogni “festa Sabbatica” un prigioniero ebreo. Non liberavano di certo un prigioniero ogni Sabato settimanale, era una usanza solo per i Sabati di “festa”, quelle indicate dal calendario Ebraico e nel Pentateuco, di queste feste, ve ne erano almeno 7 nel corso dell’anno (vedi Marco, che ha scritto ai romani,  15 : 6).
Ulteriore conferma ci viene dalla richiesta fatta dai Farisei a Ponzio Pilato (governatore Romano della Palestina a quei tempi), di mettere a guardia del sepolcro delle guardie, onde nessuno potesse prendere il corpo di Gesù e dire che la profezia si era compiuta, vedi Matteo 27 : 63; se Gesù  fosse morto di Venerdì e sepolto prima del tramonto all’inizio del Sabato settimanale, avrebbe passato “nel cuore della terra” solamente 1 notte  (periodo buio) + 1 giorno ( periodo di luce ), cioè 24 ore.
Se ricordate, all’inizio dell’articolo abbiamo letto in Daniele 9,27: “Il Messia stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e oblazione
Abbiamo appena dimostrato che Gesù (nostra PASQUA) è morto di Mercoledì, giorno che sta nel mezzo della settimana, rendendo inutili, ossia facendo cessare tutti i sacrifici,  in quanto Egli era l’Agnello sacrificato per i nostri peccati.
Ricapitolando:  Mercoledì, Giovedì e Venerdì notte formano tre notti, mentre Giovedì, Venerdì e Sabato formano tre giorni.
Gesù resuscitò dopo il tramonto del Sabato settimanale: “Passati i sabati, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro, e vide la pietra tolta (strappata e lanciata via in alto, orig. GRECO ) dal sepolcro” Giov. 20,1 esattamente 72 ore dopo la morte, rimanendo nel cuore della terra 3 giorni e 3 notti proprio come aveva detto. La domenica si festeggia solo la RISURREZIONE  
Tutto ciò è stato testimoniato per ravvivare la vostra fede in CRISTO GESU’. HALELUYA

E’ ASSOLUTAMENTE VERO CHE :
Lerba si secca, il fiore appassisce, ma la Parola del nostro Dio dura per sempre –  Isaia 40, 8  
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie Parole non passeranno  - Luca 21, 33
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